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CONCORSO PER LA SEDE UNICA DELL'ISTAT NEL COMPRENSORIO DI PIETRALATA

CLIENTE: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

VOLUME: 192.000 m3.

STATO: finalista

LUOGO: Roma -  IT

ANNO: 2018

Il grande progetto per la sede unica ISTAT, una vera e propria città della statistica, è anzitutto un progetto sociale, prima ancora che tecnico o gestionale. L’intervento progettuale si propone come una rilettura morfologica degli elementi più significativi del territorio romano dal punto di vista del paesaggio e della cultura. L’intervento deve caratterizzare l’importante funzione pubblica, evidenziandone il carattere di apertura verso la popolazione servita ed enfatizzando le caratteristiche della società che rappresenta. La nuova sede ISTAT si propone come una rilettura in chiave moderna dell’antica “basilica romana”, ovvero l’edificio pubblico utilizzato quale luogo di riunioni, come tribunale o per l’amministrazione civica. Il termine basilica indicava infatti una costruzione con una navata centrale rialzata, sulla cui parte superiore potevano essere ricavate finestre, permettendo, in questo modo, di risolvere i problemi dell’illuminazione naturale, tipici dei grandi edifici.

L’edificio è impostato su un grande basamento, alto due piani, che va a ricoprire l’intera area del lotto, ad eccezione della piazza d’ingresso.  Sopra questa piazza, parzialmente coperta, vi è il ‘teatro verde’; una struttura gradonata con giardini pensili, elemento di connessione tra i due principali corpi di fabbrica, dal forte impatto scenico e dal grande apporto bioclimatico. Nel basamento si trovano le funzioni pubbliche alle quali si ha accesso attraverso la piazza.  Proseguendo si arriva alla Hall d’ingresso che permette l’accesso agli uffici e alle aree più riservate. 
L’impostazione progettuale presenta un complesso edilizio che viene percepito in modo differente da ogni lato. A sud e a nord, l’imponente fronte di 120 metri viene filtrato attraverso le alberature delle terrazze verdi. Il fronte ovest mette in luce il grande portale che introduce il visitatore nella piazza d’ingresso, ombreggiata e alberata, per essere usata in tutte le stagioni, mentre il fronte a est si apre sul grande “teatro verde”, dall’imponente effetto scenico.
La tessitura delle finestre caratterizza l’aspetto delle facciate con una trama che si fonde con il volume stesso. La trama è una citazione delle schede perforate in uso già dal tardo XIX secolo ed utilizzate per l’immissione dei dati nelle prime macchine calcolatrici.

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